Rinviato al 5 dicembre l’avvio del nuovo processo davanti alla Corte d’appello di Caltanissetta che vede imputata l’ex presidente della sezione delle misure di prevenzione del tribunale di Palermo, Silvana Saguto e altri cinque imputati.
Era stata la Corte di Cassazione a rinviare gli atti a Caltanissetta perché, secondo i giudici della Suprema Corte, alcuni reati contestati nei capi d'imputazione sarebbero già prescritti e pertanto le pene vanno rideterminate.
Il processo bis si aprirà dopo il rinvio della Corte di Cassazione per rideterminare le pene. Nel processo sono imputati anche il marito dell’ex magistrato, Lorenzo Caramma, l’avvocato Gaetano Cappellano Seminara, ex amministratore giudiziario per i beni confiscati, il professor Carmelo Provenzano, il commercialista Roberto Santangelo, e il tenente colonnello Rosolino Nasca.
Silvana Saguto, tuttora detenuta, è stata condannata in secondo grado a 8 anni e 10 mesi. Era finita sotto processo per aver gestito, insieme ad altri, «in maniera clientelare» - secondo le accuse della procura nissena - «i beni confiscati alla mafia e aver messo in piedi un vero e proprio sistema».
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