Lo avrebbero pestato a sangue riducendolo uno straccio. Fino a fargli perde poi la milza di cui, per la gravità delle ferite, s’è resa necessaria l’asportazione. Una sorta di spedizione punitiva, secondo la ricostruzione degli inquirenti, che adesso a due cognati dal punto di vista giudiziario è costata loro cara. Sì, perché i riesini Salvatore Di Matteo e Roberto Prestifilippo, ventinovenne il primo e ventenne il secondo, si sono ritrovati sul groppone una condanna a cinque anni e quattro mesi di reclusione, a fronte dei quattro anni e otto mesi proposti dal pm Paolo Lo Giudice. Pena già al netto dello sconto di un terzo per via del rito abbreviato con cui sono stati processati per le gravi lesioni provocate all’altro. L'assalto era scattato il 9 gennaio dello scorso anno, perché, secondo la tesi a discolpa, la parte civile avrebbe tentato d’investire la suocera di Prestifilippo Un servizio completo di Vincenzo Falci sul Giornale di Sicilia in edicola oggi