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«Manca l’acqua calda», la protesta dei detenuti nel carcere di Caltanissetta

Il carcere Malaspina di Caltanissetta (nella foto) si è svegliato in rivolta ieri mattina. Dalle finestre gli striscioni fatti con le lenzuola con su scritto «Vogliamo il garante per le carceri». Battevano le pentole e le grate i detenuti del braccio dei comuni. Due i piani interessati dalle proteste il primo e il secondo.

Chiedono di avere un trattamento dignitoso, mancherebbe l’acqua calda e le condizioni del carcere sarebbero al limite della sopravvivenza. Tumulti che sono durati tutta la mattina. Sul posto la polizia , i reparti anti-sommossa e i vigili del fuoco. A metà mattina all’interno dei reparti è stato impedito l’accesso anche alle guardie penitenziarie.

In molti carceri la figura del garante non è presente. Tra le richieste anche il rispetto dell’articolo 3 della convenzione europea dei diritti dell’uomo che vieta la tortura e il trattamento disumano e degradante. Sono le stesse richieste dei detenuti del carcere di Palermo che ad agosto avevano inscenato una manifestazione simile. I tumulti sono rientrati nel pomeriggio senza feriti e danni.

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