
«Quella del 21 marzo è la sesta ordinanza sindacale di non potabilità dell’acqua in appena nove mesi di amministrazione Tesauro: una media di un’ordinanza ogni 45 giorni». Lo dice la consigliera comunale di Area Civica, Annalisa Petitto dopo che ieri, a Caltanissetta, il sindaco Walter Tesauro ha emanato una nuova ordinanza che vieta l'utilizzo dell’acqua per scopi alimentari, su tutto il territorio cittadino, per la presenza di trialometani.
«Una situazione diventata ormai intollerabile da parte dei nisseni - continua Petitto - che ad intermittenza sono privati della possibilità di usare l’acqua per usi alimentari e sono invece costretti ad acquistarla in bottiglia per cucinare. Non tutti se lo possono permettere, né economicamente né fisicamente. Non è più tollerabile che il Sindaco Tesauro taccia sull'acqua inquinata a Caltanissetta, che ormai è un problema cronico, e si limiti solo a sfornare ordinanze di non utilizzabilità».
«Dovrebbe dirci cosa sta facendo e cosa ha fatto, sempre che lo abbia fatto, per evitare che il problema si ripeta così frequentemente. - spiega - Bisognerebbe ricordargli che è il primo responsabile della salute dei cittadini e l’inquinamento dell’acqua, derivato dai trialometani, come nel caso di specie, ha delle conseguenze sulla salute. Già nel pieno dell’emergenza idrica, raccogliendo la necessità di chiarezza e trasparenza di centinaia di nisseni, ho chiesto al sindaco di pubblicare in una sezione speciale del sito del comune, tutti i prelievi nei diversi punti, la loro cadenza e soprattutto gli esiti delle analisi effettuate. Non si comprende il perché questa richiesta non sia stata mai presa in considerazione».
«In un momento particolarissimo - conclude - in cui l'inquinamento dell’acqua è sotto i riflettori anche della magistratura, una maggiore trasparenza sarebbe più che necessaria».
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