
«Con Davide Emmanuello ci scriviamo dal 2008 e solo qualche anno fa mi disse di usare strumenti per dimostrare la sua innocenza. È stata una grande emozione riuscire a vederlo per la prima volta lo scorso maggio, quando abbiamo potuto dirci quanto ci vogliamo bene. L’ho conosciuto perché facevo parte di varie associazioni per reinserimento dei detenuti in carcere. Quando l’ho visto ho pensato alla speranza». Così Clare Holme, 55 anni, italo britannica modenese compagna di Davide Emmanuello, detenuto al 41 bis, il quale ha avuto la possibilità di vedere la sua compagna, con la quale ha stabilito una relazione dopo un lungo scambio epistolare.
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