Le prove tecniche e le analisi sono alle battute finali, questione di tre giorni massimo, per partire con l’effettiva immissione dell’acqua nelle reti idriche la mattina di Ferragosto, salvo intoppi dell’ultima ora. Così, dopo il dissalatore di Porto Empedocle, sta per entrare in campo anche l’impianto di Gela, dove ieri, su sollecito del coordinatore della task force regionale Salvo Cocina, l’Azienda sanitaria provinciale di Caltanissetta ha accelerato i controlli di potabilità sull’acqua, filtrata e miscelata con la risorsa idrica proveniente dalla diga Ragoleto. I test chimico-fisici e batteriologici, peraltro già effettuati con buon esito da Sicilacque, dovrebbero essere pronti entro giovedì prossimo, per iniziare il pompaggio nella case il giorno successivo, con lo stesso cronoprogramma che ha interessato il modulo empedoclino, avviato lo scorso 3 agosto: si partirà all’inizio con 75 litri al secondo, mentre da giorno 21 si passerà a 75 litri, per poi arrivare, a fine mese, alla quota massima prevista, ossia 100 litri al secondo, come nella struttura agrigentina e come in quella trapanese, che dovrebbe invece partire fra poco più di due settimane. Un servizio completo sul Giornale di Sicilia in edicola oggi