A Caltanissetta torna l’incubo della crisi idrica. Da giorni alcune zone non ricevono l’acqua e in altre, dopo giorni di interruzione, arriva con il contagocce. Sul tema dell’emergenza idrica il vescovo Mario Russotto ha convocato una tavola rotonda per il 19 settembre, alle 17, nell’auditorium del seminario vescovile, alla quale sono stati invitati, oltre le autorità cittadine, anche il presidente della Regione Renato Schifani, l’assessore regionale all’Acqua energia e rifiuti, dirigenti di Siciliacque e Caltaqua. Intanto il comitato delle mamme annuncia nuove proteste in piazza se la situazione non dovesse risolversi. «I nostri politici - dice la presidente del comitato Annalisa Sferrazza - sono sereni ma le famiglie sono in grande difficoltà. Ad esempio in via Luigi Rizzo l’ultima volta l’acqua è stata distribuita l’8 settembre, perché probabilmente è stata dimenticata una camera di manovra chiusa, in via Turati l’ultimo giorno di distribuzione è stato il 9 settembre mentre fino ad oggi l’acqua è arrivata senza pressione per pochissimo tempo. Saremo presenti anche noi alla tavola rotonda convocata dal vescovo. L’emergenza idrica non è finita e se dovesse continuare così noi programmeremo una serie di manifestazioni di piazza. Non è possibile che ogni volta che comincia la scuola dobbiamo avere grosse difficoltà, vogliamo mandare i nostri figli a scuola puliti». A segnalare disagi anche il comitato di quartiere Gibil Gabib dove da mesi i residenti sono costretti a contattare il servizio di autobotti. «Siamo costretti a comprare acqua a prezzi folli: 150 euro (quando va bene) per una singola autobotte. E dobbiamo pure ringraziare? Questa non è un’emergenza improvvisa. È una vergogna strutturale, figlia di anni di silenzio, abbandono e incapacità», dice il presidente del comitato Salvatore Granata, che aggiunge: «perché Caltaqua non ha ancora portato le tubature dove mancano. Perché Comune e Regione non impongono un tetto massimo ai costi delle autobotti?».