CALTANISSETTA. “Colore e anima di Sicilia”, questo il titolo della mostra per il Museo di arte contemporanea inaugurata venerdì sera a Palazzo Moncada e organizzata dal Rotary Club di Caltanissetta. Ogni giorno i visitatori potranno ammirare le sculture e i dipinti di tredici artisti di fama nazionale e internazionale: Liliana Conti Cammarata, Nicolò D’Alessandro, Silvana Lunetta, Michele Valenza, Salvatore Vitale, Andrea Vizzini, Pippo Madè, Francesco Guadagnolo, Floriana Rampanti, Giacomo Alessi, Totò Amico, Giuseppe Burgio e Giuseppe Butera. “La mostra – ha spiegato il presidente del Rotary Club Giuseppe Giannone - ha lo scopo di istituire il primo nucleo del museo di arte contemporanea. Il Rotary ha chiesto a tutti gli artisti affermati a livello nazionale e internazionale di donare un’opera. Debbo dire che tutti loro, che per la maggior parte sono siciliani, si sono mostrati ben felici di farlo contribuendo alla crescita culturale del proprio territorio. Una mostra bellissima con più di cento opere, tra pittura, scultura e ceramica. Abbiamo fatto un protocollo d’intesa con il Comune che ci ha supportato nell’iniziativa, noi abbiamo contribuito finanziariamente e l’amministrazione ci ha promesso la realizzazione di questo museo”. La mostra potrà essere visitata tutti i giorni dalle 9.30 alle 13 e dalle 17 alle 20 fino al 9 aprile. Tra gli artisti anche Michele Valenza di Villalba che ha esposto le sue opere in ventisette paesi nel mondo. “Si tratta di sculture figurative in marmo e alabastro – ha detto Valenza – che espongo nelle piazze e nei musei di tutto il mondo dalla Cina (qui c’è una mia scultura alta due metri e mezzo in marmo di Carrara), alla Russia, dal Brasile alla Nuova Zelanda. Qui ho portato dieci mie sculture e di queste una sarà regalata all’associazione Tripisciano. Fino ad oggi ho realizzato circa 600 opere di cui 120 nella città di Seul. Diciamo che spesso noi artisti siamo più apprezzati all’estero che nella propria patria e per questo è lodevole l’iniziativa del Rotary che fa conoscere le nostre opere al territorio”. Rita Cinardi