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Mazzarino candidata a Capitale italiana della cultura 2027, unica città siciliana che ha avanzato la richiesta

mazzarino

Mazzarino, circa 11mila in provincia di Caltanissetta, sarà l’unica città siciliana tra le 17 candidate a Capitale italiana della cultura 2027. Oggi nella sala Piersanti Mattarella di Palazzo dei Normanni è avvenuta la presentazione ufficiale del progetto da parte del sindaco Mimmo Faraci, del direttore del progetto Roberto Grossi, del deputato regionale Totò Scuvera (FdI), dell’assessore comunale alla Cultura di Mazzarino, Filippo Alessi. Il 31 gennaio si saprà se la cittadina accederà alla fase finale per la designazione che avverrà entro il prossimo 28 marzo.

«Essere tra le 17 città candidate per me è già una vittoria - dice il sindaco Faraci -. Un progetto che ci sta a cuore e che affonda le sue radici nella storia e nella cultura di tutta questa parte di territorio. Mazzarino vanta tre aree archeologiche, due castelli, una basilica, 17 chiese, due biblioteche e numerose feste religiose. Il dossier che abbiamo presentato, dal titolo Mazaris, il grano e le identità plurali, è una nuova visione di sviluppo e interpretazione storica dell’intero territorio».

«Mazzarino «pulsa di storia, arte e tradizione - afferma l’assessore Alessi - incastonata nel cuore della Sicilia». Il dossier per la candidatura è stato presentato al ministero lo scorso 27 settembre e redatto in un mese di intenso lavoro.

«Abbiamo pensato a sedici progetti - spiega Grossi - ma ciò che più conta è che abbiamo scritto questo dossier immergendoci nella realtà di Mazzarino, cercando di capire non solo l’anima bella delle cose, ma anche la loro realizzabilità. U Cannuni, la fortezza di Mazzarino, dunque, diventa il centro e il simbolo di tutto il progetto». Imprenditori, amministratori locali, artisti e giovani hanno condiviso la visione strategica del progetto. Sono due i macro-temi attorno ai quali si sviluppano tutti i progetti: interculturalità e grano. C’è il videogioco ambientato nella Mazzarino degni anni 70 e 80, «Platform for change», dedicato ai teenager, BaRock per portare il rock nei luoghi del Barocco, il Between Festival che coinvolge anche Aidone, Pietraperzia e Piazza Armerina. Il Barbablù Fest, tra teatro, musica e narrazione; «Monastero 2.0» per trasformare questi luoghi da abbandonati a focolaio di creatività, produzione artistica e incontro fra i giovani del Mediterraneo; il circuito museale Simpa, il teatro diffuso e quello dedicato alla Land art dal titolo «Terzo Paradiso». E sono solo alcuni dei proposti.

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