CALTANISSETTA. Visitatori tanti ma affari pochi. La fiera dei morti organizzata in corso Umberto non sta dando i risultati sperati alla vigilia. Diversi quelli che passeggiano tra le bancarelle ma i guadagni non sono molti. E non è certo colpa dei venditori visto che le esposizioni di “martorane” e “pupi di zucchero” fanno a gara tra chi è più bella. Semplicemente la crisi c’è e si sente. Per fortuna, almeno quest’anno, il bando era riservato solo a coloro che vendono prodotti dolciari e giocattoli. Cosa che quanto meno ci ha risparmiato la visione di pentole e maglieria intima appesa tra le bancarelle come accaduto nella scorsa edizione. Un dato positivo comunque si registra e secondo quanto raccontano gli standisti sarebbe il ritorno alle tradizioni. «I nonni tornano a comprare ai nipotini la frutta martorana e i pupi di zucchero come accadeva una volta – raccontano i titolari della pasticceria Marotta, anche loro con una bella esposizione di dolci tradizionali – addirittura quest’anno ci è stato chiesto dalle scuole di fare degli incontri con i bimbi per spiegare le origini di questi dolcetti e della festa. Per quanto riguarda la fiera in sé noi vendiamo Martorana tutto l’anno soprattutto per spedirla fuori mentre qui in questa occasione non si registrano grosse vendite. Secondo noi la manifestazione poteva essere organizzata e soprattutto pubblicizzata meglio in modo da richiamare un maggior numero di visitatori anche da fuori. Invece addirittura luci e teloni sono stati montati all’ultimo momento». ALTRE NOTIZIE NELL'EDIZIONE DI CALTANISSETTA DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA