SERRADIFALCO. «Ottimo. Ci metteremo subito al lavoro». Così il sindaco Giuseppe Maria Dacquì, giovedì sera, al termine di una riunione di giunta. Quando nel palazzo municipale giungeva notizia che l'Ars aveva approvato all'unanimità la proroga dei contratti dei lavoratori precari, tra cui i ventimila degli enti locali. Compresi quelli in servizio nei comuni in dissesto e pre-dissesto. Ventisette dei quali, qualcuno da circa venti anni, al municipio di Serradifalco. I quali, a dicembre, avevano quotidianamente protestato all'ingresso e dentro il palazzo municipale, chiedendo che la giunta comunale deliberasse la proroga per due anni. Avviando, così, l'iter della stabilizzazione. Non avendo alcuna certezza, da parte della Regione, la sera del 30 dicembre, la giunta aveva invece varato un provvedimento di proroga per i soli primi quattro mesi dell'anno. Riservandosi di prolungarla ulteriormente, in caso di un via libera da parte dell'Ars. Che pare sia finalmente arrivato giovedì sera. Anche se, nelle stesse ore, il primo cittadino avvertiva che «prima occorrerà leggere il testo, non appena la legge sarà promulgata, per sapere esattamente cosa prevede». Annunciava, infatti, il sindaco: «Studieremo la legge e subito dopo ci metteremo al lavoro per decidere in conformità a quanto in esso contenuto. Siamo, infatti, nelle condizioni per operare conseguentemente». Dacquì non vuole anticipare nulla. «Non possiamo parlare - spiegava - di una cosa di cui non si conosce il contenuto specifico. Se è quello che ci aspettavamo, è ottimo». Dacquì, quindi, difende l'operato della sua giunta. «Adottare un provvedimento di proroga con una scadenza lunga è stata la cosa più corretta. Invece di deliberare una proroga limitatissima di un mese, come alcuni comuni del palermitano». ALTRE NOTIZIE NEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA