GELA. Il management di Enimed ha presentato gli interventi di sviluppo ed esplorazione off-shore previsti al largo delle coste di Gela e Licata, finalizzati alla produzione di gas metano. Si tratta degli sviluppi del progetto di investimento da 2.2 miliardi di euro sottoscritto al ministero per lo Sviluppo economico (Mise) il 6 novembre scorso, 1.8 miliardi dei quali sono destinati all’attività on e off shore di estrazione di gas.
Per l’occasione è intervenuto Massimo Barbieri, amministratore delegato di Enimed, che ha parlato di «progetti con positive ricadute economiche ed occupazionali per il territorio». Particolare attenzione è stata riservata all’innovazione tecnologica in ambito estrattivo, dove è stato sottolineato l’impiego costante delle migliori tecnologie (Bat) messe a disposizione dalla società del gruppo del colosso energetico del cane a sei zampe. L’incontro che si è tenuto al teatro comunale «Eschilo» ha avuto come obiettivo quello di illustrare, in maniera approfondita, le attività di estrazione di idrocarburi, con un focus specifico sulle tecnologie applicate che consentono lo svolgimento delle operazioni in totale sicurezza e nel pieno rispetto dell’ambiente.
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