CALTANISSETTA. Dopo la solenne bocciatura della Regione che ha revocato il finanziamento previsto per i cantieri di servizio destinati ai disoccupato, si profila adesso un’ ennesima stangata, questa volta contro i 96 beneficiari del reddito minimo di inserimento che prestano la loro attività nei diversi settori della pubblica amministrazione con mansioni diverse. Dalla Regione non sono ancora arrivati i quattrini per la prosecuzione della loro attività: circa quattro milioni di euro ripartiti tra il comune di Caltanissetta e quello di Enna, dove i lavoratori del reddito minimo sono in maggioranza.
L’amministrazione comunale per scongiurare eventuali proteste da parte dei lavoratori fino ad oggi ha anticipato le mensilità di gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio e giugno, ma adesso dall’amministrazione comunale hanno fatto sapere che il comune non è più nelle condizioni di anticipare le somme per cui, se entro il 10 luglio prossimo la regionale non avrà deliberato la ripartizione delle somme tutti i 96 lavoratori saranno messi alla porta: licenziamento per tutti.
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