GELA. Cento dipendenti della Raffineria Gela (RaGe) hanno ricevuto lettere di trasferimento in altri siti nazionali ed esteri. Altri cinquanta dovranno lasciare la fabbrica di contrada Piana del Signore nei prossimi mesi. La nuova Green refinery garantirà occupazione a 400 unità, in rispetto del protocollo d’intesa sancito al Mise il 6 novembre 2014 che prevede un investimento da 2.2 miliardi di euro per la riconversione, l’avvio dell’attività di estrazione di gas, on e off shore, le bonifiche e il mantenimento occupazionale. I trasferimenti sono stati decisi dai vertici Eni che hanno estromesso le segreterie sindacali dagli incontri di attuazione del nuovo assetto organizzativo e gestionale della riconversione della fabbrica di contrada Piana del Signore. La decisione unilaterale del management del colosso del cane a sei zampe è stata condannata da Gaetano Catania, Francesco Emiliani e Maurizio Castania, segretari di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, i quali hanno indetto un consiglio di fabbrica per martedì prossimo (29 dicembre). Si è detto contrario al piano anche il segretario dell’Ugl chimici, Andrea Alario. Nonostante la tensione, fonti ufficiose del colosso energetico Eni, assicurano il mantenimento dell’investimento e di tutti gli accordi inseriti nel programma del 6 novembre 2014, compreso il mantenimento occupazionale.