GELA. Dura denuncia del Sap, il sindacato autonomo di polizia, sulla reale capacità di contrasto al crimine nella città di Gela a causa della mancanza di personale negli organici del commissariato. Secondo il segretario provinciale del Sap, di Caltanissetta, Carmelo Marino, sempre più spesso capita di dover assistere a questo tipo di conversazione telefoniche quando un cittadino chiede soccorso: «Aiuto, polizia! Ci sono i ladri in casa», e dalla sala operativa l'agente in servizio sempre più spesso si vede costretto a rispondere « mi dispiace, abbiamo esaurito personale e mezzi da inviare in soccorso» oppure «mi dispiace la pattuglia è impegnata in un altro intervento, un incidente stradale».
Per il Sap, a Gela, «esiste un problema sicurezza e bisogna affrontarlo». I vertici del commissariato, per carenze di organico, troverebbero difficoltà enormi a coprire le esigenze del territorio. E allora il Sap fa appello a quanti hanno «il potere di distribuire su tutto il territorio provinciale le forze di polizia» e in particolare al sindaco di Gela e al presidente del consiglio comunale.
La proposta è quella di estendere anche alle ore serali e notturne il servizio delle squadre della polizia municipale addette ai rilevamenti degli incidenti stradali nel territorio urbano, in modo da liberare poliziotti e carabinieri da questi compiti e impegnarli nel controllo del territorio. Per questo il Sap chiede di «convocare una seduta monotematica del consiglio comunale per parlare di sicurezza e garantire tranquillità a chi lavora senza rischiare estorsioni, incendi dolosi nella notte o di morire intossicati e bruciati mentre si dorme» .
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