GELA. Il ministero dell'Ambiente ha rilasciato l'autorizzazione integrata ambientale (Aia) al progetto di «Green Refinery» che l'Eni intende realizzare a Gela, per la produzione di biocarburanti. Viene dato così il via libera alle attività di costruzione degli impianti che consentiranno la riconversione della vecchia raffineria, abbandonando la lavorazione dei combustibili fossili. L'autorizzazione è stata rilasciata dal ministero nel corso di un incontro a Roma alla presenza dell'Eni, del sindaco di Gela, Domenico Messinese, dei rappresentanti del Libero consorzio dei comuni di Caltanissetta, e dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). La notizia è stata accolta con soddisfazione negli ambienti sindacali e si spera che i lavori di costruzione della raffineria verde procedano con maggiore velocità e soprattutto con l'apertura di nuovi cantieri che diano lavoro alle centinaia di disoccupati dell'indotto fermi da due anni, senza più ammortizzatori sociali. «La nuova green refinery - ha spiegato il sindaco di Gela - non solo sorgerà sulle aree che godono della certificazione di bonifica, come nel caso dello »steam reforming«, ma ubbidirà a rigidi parametri, ancora più restrittivi di quelli europei, a tutela dell'ambiente. Con questo progetto Gela segna la svolta industriale dalla chimica tradizionale a un modello sostenibile di sviluppo».