GELA. Mille studenti siciliani (di cui 600 gelesi) impegnati nel programma di alternanza scuola-lavoro; 22 contratti di apprendistato stipulati con altrettanti giovani dell’istituto tecnico industriale «Morselli» di Gela; 20 borse di studio universitarie assegnate a studenti gelesi meritevoli; un piano sperimentale di contrasto all’abbandono scolastico perfettamente riuscito, con l'azzeramento del fenomeno. Sono alcuni numeri del progetto "Obiettivo Scuola" che l’Eni ha realizzato a Gela, dopo la firma di un apposito protocollo d’intesa con il ministero dell’Istruzione. Il sottosegretario, Gabriele Toccafondi, ha incontrato ieri i vertici dell’Eni. Alcuni studenti hanno illustrato i progetti industriali eco-compatibili che i loro gruppi di lavoro hanno realizzato nel periodo formativo. Il sottosegretario ha voluto ringraziare «l'Eni e le oltre 40 mila aziende che hanno aperto le porte a questa esperienza positiva per loro e soprattutto per i ragazzi». Confermati il triennio sperimentale e i 140 milioni di euro in bilancio per il prossimo anno. «Tre anni fa - ha spiegato Toccafondi - la disoccupazione giovanile era arrivata al 44% con oltre 2,2 milioni di ragazzi disoccupati e un abbandono scolastico del 17,6%, mentre il dialogo spontaneo tra scuole e imprese coinvolgeva solo l’8% degli istituti e il 14% degli studenti. Occorrevano cambiamenti e coraggio, per questo abbiamo deciso di rendere curriculare (obbligatoria) l’alternanza scuola-lavoro». «La strada del dialogo tra scuole e mondo del lavoro è ancora lunga ma i buoni risultati si vedono», ha aggiunto. Marco Coccagna, amministratore delegato di Eni Corporate University, ha annunciato il raddoppio delle borse di studio per il prossimo anno e la prosecuzione del «progetto pilota» che «da Gela - ha detto - stiamo esportando con successo in altre città italiane».