Si chiama «Two» (Thermal waste oxidation) il primo dei due impianti di gassificazione dei rifiuti solidi urbani che una società italiana, Energika, detentrice del brevetto, intende realizzare a Gela con un investimento privato di circa 50 milioni di euro. Il progetto esecutivo, che prevede, a regime, la lavorazione di 50 mila tonnellate annui di spazzatura e l’assunzione di 60 dipendenti specializzati, è stato presentato alla Regione per le necessarie autorizzazioni. Secondo i progettisti, non si tratta di un inceneritore ma di «una tecnologia in sintonia con la logica della raccolta differenziata che chiude per sempre l’annoso problema del ciclo dei rifiuti». «Il nostro impianto di gassificazione è quanto di più moderno ed avanzato la scienza possa offrire - scrive in una nota il presidente di Energika, Angelo Tuccio - perché ha un impatto ambientale assolutamente irrilevante abbattendo di oltre il 90% i limiti di legge, già severi, delle emissioni in atmosfera. Risolviamo un problema trasformandolo in una risorsa e migliorando notevolmente l’impatto ambientale». L'azienda nei prossimi giorni incontrerà esponenti politici dei vari gruppi all’Ars, rappresentanti del governo regionale, cronisti e ambientalisti per illustrare i pregi del loro progetto. L’impianto di Gela potrebbe fare da «impianto pilota» per promuovere la costruzione di altre strutture gemelle che Energika sarebbe disposta a realizzare in varie province della Sicilia.