SERRADIFALCO. Lo statuto comunale imporrebbe che nelle sedute di giunta e di consiglio l'eventuale vicesegretario presente sia inserito nell'organico del municipio e l'ex assessore Totò Alaimo chiede al commissario straordinario di revocare immediatamente in autotutela quelle verbalizzate dal vicesegretario del comune di Monteallegro. Fra cui bilancio di previsione 2014 e piano triennale delle opere pubbliche 2014 - 2016. Nonostante un'intesa fra le due municipalità preveda sia l'utilizzazione del segretario del comune agrigentino, e qualora assente, sia del suo vice. Nella convenzione, approvata dallo stesso commissario straordinario, però, secondo Alaimo, "appare palese una violazione normativa nella parte in cui le modalità di individuazione del vicesegretario comunale dettate dallo Statuto e dal Regolamento del comune di Serradifalco, fonti normative sovraordinate ai semplici provvedimenti amministrativi, sono state disattese".
Motivo per cui, sempre secondo l'ex assessore, "da tali modalità di nomina deriva, quantomeno, la nullità della nomina del vicesegretario con conseguente nullità di tutti i provvedimenti ai quali ha preso parte quest'ultimo, con grave, forse irreparabile, e palese danno per le attività comunali e per il sottostante interesse pubblico alla cui realizzazione esse tendono". Alaimo ritiene debba essere revocata in autotutela anche la delibera di approvazione della convenzione". Per l'exassessore, il vicesegretario che ha verbalizzato le delibere, essendo un dipendente del comune di Montallegro, "non è in possesso del requisito essenziale consistente nell'essere funzionario di categoria D del comune di Serrradifalco", come prevedrebbe il regolamento cui lo statuto rimanderebbe.
ALTRE NOTIZIE NEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia