MUSSOMELI. Ha scelto una riunione del Partito democratico per annunciare il suo passo indietro, la volontà di non volerci riprovare, di stare stavolta alla finestra e guardare quello che accade. Salvatore Calà a maggio ha altri progetti: non quelli di tornare a correre per mantenere la poltrona di primo cittadino. Mercoledì sera, nel corso del primo vero e proprio vertice pre- elettorale del Pd, Calà ha annunciato quello che tutti comunque sapevano, confermando ed ufficializzando la volontà di lasciare la fascia tricolore. "Non ho mai fatto mistero della mia personale opinione sulla necessità di un ricambio. L'ho sempre detto. Il mio era un incarico di transizione; un incarico a tempo in un momento difficile. Ho ricevuto un Comune in una situazione disastrosa, e ora lo lascio in una condizione decisamente migliore".
Calà appare molto indulgente con se stesso: "Ho fatto quello che ho potuto nonostante una serie di ostacoli e di vecchi problemi. Ma ho comunque auspicato che il partito cercasse nuovi volti, aprisse al coinvolgimento di giovani. Ho intravisto la possibilità che sia il Partito democratico che quello democratico riformista, individuassero una nuova figura su cui puntare per la mia successione. Alla luce di questa possibilità, ho ritenuto opportuno il mio passo indietro". Nel corso della riunione di metà settimana Calà ha avuto parole affettuose nei confronti di colore che hanno condiviso con lui la guida della città.
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