GELA. Si è rotta l’alleanza storica tra il Partito democratico (Pd) e il Partito dei Siciliani (PdS). Aumenta la lista dei candidati a sindaco alle imminenti elezioni amministrative e comincia a zoppicare la rielezione di Angelo Fasulo. L’ormai ex Mpa potrebbe sostenere Fortunato Ferracane, attuale vice sindaco e assessore. Alla base della frattura c’è il mancato accordo sul progetto di riconversione della fabbrica Eni con la firma da parte dei vertici del Pd apposta al Mise il 6 novembre scorso.
“Avevamo fatto la proposta di mantenere la linea produttiva - dice Pino Federico del Pds - non è stata presa in considerazione. Mi aspettavo dal sindaco eletto fortemente dal mio movimento una condivisione di idee. Invece ha agito arbitrariamente. Il nostro movimento basa la propria azione politica sulle esigenze della città. Vorrei conoscere il progetto complessivo. Il giorno prima dell’incontro al ministero dello Sviluppo economico noi non abbiamo potuto partecipare. Mi aspettavo una presa di posizione da parte del sindaco che ho sostenuto. Invece nulla. E’ andato avanti senza remore”.
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