CALTANISSETTA. Lentamente ma inesorabilmente l'idea di dotare la città di un museo solo per le Vare del Giovedì santo sta tramontando. La struttura già esiste ed è completa in ogni dettaglio ma per chiamarsi museo si è aspettato da anni che i detentori dei maestosi concedessero il via libera per il loro affidamento alla Soprintendenza. Via libera che non è arrivato. Anzi, col passar del tempo, si va facendo prepotentemente strada l'ipotesi che i gruppi statuari restino ancora per un lunghissimo periodo nel luogo (i sotterranei di San Pio X) dove sono ospitati da oltre vent'anni. Una permanenza - seppur transitoria - lunga tre anni. A confermarlo è lo stesso parroco di San Pio X Alessandro Giambra ovviamente contento di poter custodire nei locali della sua chiesa i grandi simulacri che sfilano il giovedì santo. "I detentori - ha dichiarato il sacerdote - stiamo approntando un contratto che verrà domani probabilmente sarà sottoscritto. Non chiedo, come non ho mai chiesto, un solo euro per l'affitto ma soltanto un contributo per la gestione dei locali. Ho il pieno appoggio del vescovo. Sono contento che le Vare restino in un luogo sacro". I detentori (o proprietari) l'indisponibilità a trasferire i gruppi sacri al museo ex Gil l'avevano manifestata in un "papello" consegnato al sindaco il 29 gennaio. Posizione che hanno ribadito la scorsa settimana in una riunione alla quale hanno partecipato anche il sindaco, il vice sindaco e il parroco della Cattedrale. Ben nove i punti di criticità che hanno spostato l'ago della bilancia verso San Pio X anzichè verso il museo. Leggi la versione integrale e le altre notizie in edicola o sul giornale digitale CLICCA QUI