GELA. «A.A.A. Tre volte consigliere comunale, onesto e dignitoso, di buona dote elettorale (oltre 300 voti) cerca candidata al consiglio comunale di genere femminile per le prossime amministrative del comune di Gela nell'ambito della coalizione di centro-sinistra, sindaco Angelo Fasulo. Astenersi perditempo». Questo il testo del singolare annuncio pubblicato, come provocazione, sul proprio profilo Facebook da un potenziale candidato del Pd di Gela, Fabio Collorà, di 46 anni,avvocato, dipendente di una banca locale, ex consigliere comunale. Critico con la nuova legge elettorale siciliana, Collorà denuncia che, «nel tentativo di rispettare la parità di genere, la nuova norma tratta le donne con regole che assomigliano molto ai vincoli delle quote-latte piuttosto che alla tutela della dignità femminile». In Sicilia, infatti, se l'elettore intende esprimere due preferenze, una va assegnata obbligatoriamente a una donna, pena la nullità del voto. Ed allora molti candidati gelesi stanno cercando di realizzare l'accoppiata uomo-donna nella corsa elettorale. Alcune coppie si sono già costituite, anche se le liste sono ancora da presentare. «Strana legge quella siciliana - dice Collorà - perchè aggancia i candidati ma scollega il sindaco dalle sue liste». Quindi, con ironia, si adegua, puntualizzando: «Sono di buona famiglia e cerco una brava ragazza, intelligente, che sappia fare politica come la si faceva una volta, con idee e contenuti, e che voglia donarsi alla città».