SERRADIFALCO. Attacco dell' ex assessore Totò Alaimo al sindaco uscente e ai tre aspiranti successori sul patto di stabilità sforato dal comune nel 2014 per 615 mila euro. Secondo Alaimo, "sebbene rappresenti veramente "la ciliegi na sulla torta" dell' allegra gestione delle finanze da parte di Giuseppe Maria Dacquì, ognuno dei tre candidati sindaco alle prossime comunali trova di avere nulla da dire in merito". In questo ultimo caso, per l' ex assessore "i motivi potrebbero essere due: Oso no interessati alla manciata di voti che potrebbe dare loro in dote il sindaco uscente; oppure non percepiscono la gravità della situazione".
Motivo per cui, Alaimo elenca le conseguenze che il mancato rispetto del patto di stabilità comporterà per il comune: "Primo, la riduzione del fondo di solidarietà e di quello sperimentale di riequilibrio; secondo, il limite agli impegni per spese correnti; terzo, il divieto di ricorrere all' indebitamento per finanziare gli investimenti; quarto, il divieto di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia di contratto. Il tutto dal prossimo anno. E già da quello in corso la riduzione delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza degli amministratori". Dichiara ancora l' ex assessore: "prendo atto che questa classe politica non ha coscienza alcuna e che questo paese ha e avrà il governo che si merita".
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