GELA. Termina oggi a mezzogiorno la possibilità per i partiti e i movimenti politici di presentare le liste, in vista delle votazioni per il rinnovo del sindaco e del Consiglio comunale. I cittadini chiamati alle urne, il 31 maggio e l’1 giugno, sono complessivamente 65873, di questi sono 33720 le donne. Gli uomini pagano un distacco dal gentil sesso di 1567 presenze. Eppure, salvo sorprese dell’ultimo momento, non ci sarà un candidato sindaco al femminile.
Presso la sede di via Donizzetti 5 dell’ufficio elettorale del Comune, retto da Nando Incardona, sono state presentate cinque liste a sostegno dei candidati a primo cittadino. Ad aprire la stagione elettorale è stato il movimento «Siamo Gela» a sostegno di Elio Arancio, seguito a ruota dal M5s del grillino Domenico Messinese. Ieri, invece, è stata la volta della lista civica «4.0 reset» a sostegno della candidatura di Giuseppe Di Dio, «Riparto da zero» dell’imprenditore Maurizio Melfa, e «Rinascita gelese» di Tonino Ventura. Quest’ultima lista è composta dal cinquanta percento di donne, superando di una sola unità quella dei grillini. Il leader di «Rinascita gelese», Ventura, ha designato, quali probabili assessori, tre donne. Si tratta di Veronica Ciscardi, Francesca Torelli e Barbara Morello.
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