GELA. Il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, è stato contestato, a Gela (sua città natale, dove è stato sindaco), durante un comizio in piazza Umberto, assieme al senatore del Pd Giuseppe Lumia, per le elezioni comunali del 31 maggio, alle quali partecipa con una propria lista, «Il Megafono», a sostegno del sindaco uscente, Angelo Fasulo (Pd). Un gruppo di dissidenti lo ha fischiato a lungo nel tentativo di impedirgli di parlare. Lo hanno accusato di non avere fatto nulla per Gela (nè lavoro, nè sviluppo, nè libero consorzio di Comuni) e di avere piuttosto favorito la chiusura della Raffineria. Ma Crocetta è andato avanti incurante della contestazione. Lo stesso è accaduto con gli altri oratori. L'entourage del governatore avrebbe identificato gli autori della contestazione che sarebbe stata organizzata da candidati di una o più liste concorrenti.