CALTANISSETTA. In un «budello» senza via di uscita con la solita rappresentazione dei lavoratori dei cantieri di servizio che protestano al comune, sostenuti dai sindacati, e con l'amministrazione costretta a mediare una situazione che oggi sembra non avere via di uscita. Il comune, detto chiaramente ha le carte in regola; solo le carte, ma non ha i quattrini che avrebbe dovuto scucire la Regione, per avviare al lavoro i 170 operai disoccupati o in disagiate condizioni economiche.
Dei cinquanta milioni di euro che erano stati originariamente stanziati dal governo nazionale, ne sono rimasti solo cinque per tutti i comune della Sicilia; il resto delle somme per una somma di inadempienze del governo regionale, sono tornate indietro e incamerate dallo Stato. Adesso quei cinque milioni di euro dovranno servire per avviare i cantieri di servizio in tutti comuni della Sicilia. A Palazzo del Carmine c'è la consapevolezza di non potere più recuperare quelle somme per cui, in alternativa, il comune ha deciso di avviare con un proprio finanziamento dei mini cantieri per dare un risposta, anche se tenue, alla truppa dei lavoratori disoccupati.
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