SERRADIFALCO. Botta e risposta a distanza tra il sindaco in carica Leonardo Burgio e quello dal quale, meno di quattro mesi fa, ha ricevuto il passaggio di consegne, Giuseppe Maria Dacquì. Tema dello scontro un presunto danno per circa 3 mila euro che sarebbe stato arrecato a beni del Comune. Ossia, la decina di cestini portarifiuti dislocati nelle 4 principali arterie del paese: la piazza Vittorio Emanuele e le vie Duca, Roma e De Gasperi. E per i quali il sindaco Burgio, in un intervento pubblico svolto in una recente assemblea cittadina, ha denunciato: "Nella passata amministrazione, per non essere riusciti a racimolare 500 euro per acquistare i sacchetti di plastica per i cestini porta rifiuti, è stato deciso di rimuovere i cestelli, lasciando fissati ai marciapiedi l'asta che li sorreggeva. E, con essa, i monconi che vi fuoriescono, sui quali erano fissati i cestelli. Quando qualcuno si è ferito andandovi a sbattere, è stato poi deciso di piegare i monconi a martellate. Danneggiando così i cestini portarifiuti. Ognuno dei quali è costato più di 260 euro".
Per l'ex sindaco Giuseppe Maria Dacquì, però, "a decidere di smantellare i cestini portarifiuti e di piegare i monconi che reggevano i cestelli" sarebbe stato l'Ato ambiente Cl1. "Non ho mai emanato disposizioni del genere", dichiarava ieri Dacquì. Per il quale la decisione sarebbe stata assunta dalla società d'ambito "perché con il personale in organico non avrebbe potuto garantire rimozione dei sacchetti pieni dai cestelli e collocazione di nuovi".
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