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Incarichi al Comune di Gela, accuse e veleni in Consiglio

La stoccata: non rispettati i criteri di rotazione dei professionisti, ignorati casi di incompatibilità. La difesa: è tutto regolare

GELA. La “sesta stella” dell’amministrazione grillina rappresentata dal movimento “Un’Altra Gela” avrebbe brillato nella lista esclusiva degli incarichi legali.  Il candidato sindaco del movimento di centro destra, Lucio Greco, insieme a Paolo Cafà, suo sostenitore nella corsa elettorale dopo avere voltato le spalle al Pd, entrambi avvocati del Foro di Gela, hanno ottenuto i primi incarichi legali assegnati dalla giunta Messinese.

Al primo cittadino del Movimento Cinque Stelle avevano assicurato il loro sostegno al ballottaggio politico che aveva permesso di battere l’uscente Angelo Fasulo.
Ad accendere i riflettori sulla presunta “incaricopoli”, che coinvolgerebbe anche altri avvocati vicini al Pd, è Salvatore Scerra, il consigliere di Forza Italia che ha avviato un’inchiesta chiedendo e ottenendo dai funzionari copia di tutti i provvedimenti ufficiali del Comune.

“L’anomalia sta nel fatto che non sono stati rispettati i criteri di rotazione dei professionisti – sottolinea Salvatore Scerra - e non si è tenuto conto della presunta incompatibilità di Greco che risulta avvocato fiduciario contro il Comune per avere avviato un procedimento di risarcimento danni (delibera numero 465 del 24 dicembre 2013) per un episodio avvenuto tra i viali della villa comunale Garibaldi”.

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