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Tari salata, a Mussomeli la guerra dei numeri

Il sindaco Catania replica alle accuse dell’opposizione: «Le cifre lette e sentite in questi giorni sono false. Sono notizie messe in giro in maniera strumentale»

MUSSOMELI. "Le cifre lette e sentite in questi giorni sono solo un mito da sfatare. Si tratta di notizie false e messe in giro artatamente e in maniera strumentale". Il sindaco Giuseppe Catania interviene sulla faccenda Tari, smentendo l'impennata spropositata delle tariffe e le cedole con importi con molti zeri recapitate soprattutto ai commercianti.

In effetti un aumento piuttosto significativo c'è stato, è innegabile oltre che inutile smentirlo, ma per il primo cittadino nessuna bolletta, a differenza delle voci incontrollate degli ultimi giorni, supererebbe la cifra di 7 mila euro. Altro che 10, 11 o addirittura 12 mila euro a cedola.

"È un mito che va sfatato- sostiene Catania-. Non so chi abbia messo in giro artatamente queste notizie, ma sono false. Mi sono fatto stampare, dalla società che cura la bollettazione, la bolletta minima e quella massima. La massima è pari a 6800 euro indirizzata all'Azienda sanitaria provinciale e relativa alla tariffa applicata per l'ospedale Longo. Non so chi ha messo in giro le voci parlando di importi superiori a 10 mila euro ma sono false e strumentali. La pizzeria che pagherà di più ha ricevuto una bolletta di poco più di 6 mila euro. In questa storia si è voluto giocare non i numeri. Sulla questione Tari c'è chi ha voluto giocare al lotto".

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