CALTANISSETTA. Ieri la giornata di protesta dei lavoratori precari dell’Isola che chiedono la stabilizzazione e nell’immediatezza la proroga dei contratti in scadenza. La platea maggiore del personale con contratto termine è attualmente presente nei comuni. Nel capoluogo nisseno, i lavoratori precari del comune sono poco più di una quarantina senza aggiungere nel calderone del precariato i lavoratori del reddito minimo di inserimento che sono circa un centinaio.
Nel complessivo quindi i lavoratori con il fiato sospeso, che attendono il via libera della Regione, che dovrà finanziare il precariato per i prossimi mesi, sono circa 150. Da tenere presente che la prosecuzione dei contratti dei 43 lavoratori con contratto a tempo determinato, appartenenti al regime transitorio dei lavori socialmente utili, è sottoposta a condizione risolutiva qualora dovesse venire meno il trasferimento regionale o all'eventuale mutamento delle disponibilità finanziarie dell’Ente comune.
Il rischio c’è anche per quelli del reddito minimo di inserimento che sono in attesa del promesso finanziamento di circa sei milioni di euro che la regione dovrebbe erogare a sostegno di tutti gli Rmi dei comuni dell’isola.
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