GELA. Terremoto a Gela nella giunta grillina guidata dal sindaco Domenico Messinese. Il primo cittadino, eletto lo scorso giugno nel Movimento 5 Stelle, ha sollevato dal loro incarico tre assessori del suo esecutivo, provocando una vera e propria spaccatura con il gruppo consiliare e con uno dei due meetup esistenti a Gela.
Si tratta di Pietro Lorefice, Ketty Damante e Nuccio Di Paola, considerati dei dissidenti perché non avrebbero condiviso la linea politica del sindaco e per questo “silurati”. Al loro posto sono stati eletti Francesca Licia Abela, Eugenio Catania e Flavio Di Francesco. “Sollevo tre componenti della giunta pentastellata – ha spiegato Messinese – dal gravame di sfide troppo impegnative per la città, forse sottovalutate da chi ha detenuto fino ad ora deleghe importanti. Speravo che una rimodulazione delle loro competenze operative potesse dare nuovo vigore alle loro attività – ha continuato il primo cittadino – ma ho solo assistito ad un mandato inconcludente, troppo attento a criticare il lavoro altrui piuttosto che a far funzionare il proprio settore di competenza, in cui si sono registrate notevoli criticità”.
Il sindaco – nel corso di una conferenza stampa – ha anche sottolineato che la sua scelta non è stata condivisa con i vertici del partito. “Non accetto – ha detto – diktat dall’alto. Questa giunta in ogni caso rimane 5 stelle. Era venuta meno l’unità e c’erano troppe pressioni dall’esterno”.
Ad appena un mese dalla sua elezione, Messinese aveva “licenziato” dal suo esecutivo, l’assessore all’Ambiente Fabrizio Nardo.
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