CALTANISSETTA. Il Partito Democratico difende a spada tratta il consigliere comunale Angelo Scalia le cui dimissioni sono state richieste dal consigliere di Cinque Stelle Giovanni Magrì, diopo il rinvio a giudizio per Truffa e con il processo già fissato: «Non accettiamo – scrive il segretario cittadino del Pd – Ivo Cigna - lezioni di moralità da chi vuole distogliere l’attenzione pubblica su fati inquietanti come il comune di Quarto. I dirigenti del movimento, rivendicano il rispetto per le istituzioni mentre nella pratica costruisce sull’insulto e l’antipolitica la sua politica».
Mesi addietro il consigliere Angelo Scalia, dopo la notizia della sua citazione a giudizio, aveva lasciato l’incarico di capogruppo del Pd in consiglio comunale. Decisione maturata e che Scalia aveva comunicato al segretario cittadino del partito. Le dimissioni dall’incarico di capogruppo sarebbero da ricollegare al rinvio a giudizio, per fatti assolutamente estranei al suo ruolo e all’attività istituzionale che ricompre all’interno del comune in qualità di consigliere comunale, per motivi collegati alla sua professione.
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