CALTANISSETTA. La famiglia Mandalà proprietaria del cine-teatro ex Bauffremont passa al contrattacco avviando un'azione legale di indennizzo nei confronti del Comune. La posta in palio è altissima. In ballo la sopravvivenza del "Rosso di San Secondo" (così oggi si chiama l'ex Bauffremont) sul quale pende un pignoramento ipotecario della banca di credito cooperativo del Nisseno per un mutuo di 875mila euro acceso con lo stesso istituto. La "Atracus" (acronimo di ambiente, tradizione, cultura, spettacolo) la società che fa capo alla "Mandalà Michele e C sas" ha dato mandato al legale di fiducia, l'avvocato Emanuele Limuti, di accedere agli atti relativi ai lavori per la cosiddetta "Grande Piazza" e di avviare azione risarcitoria nei confronti del comune. «Intendiamo - scrive la famiglia Mandalà - difendere con tutti i mezzi consentiti e in tutte le sedi un bene e una struttura che costituisce parte integrante ed essenziale della identità stessa della città. La sua perdita costituirebbe un danno gravissimo per le prospettive della città e del suo centro storico. La nostra famiglia - viene ribadito in una lunga lettera - ha impegnato e investito tutte le proprie risorse, personali e di terzi, per la ristrutturazione del cine-teatro. Lo ha dotato di multisale e delle tecnologie più avanzate. Ha realizzato un centro polivalente per eventi artistici, musicali, scuole di danza, matrimoni, sfilate di moda, proiezioni per la scuola, feste, in una cornice autentica, unica in Sicilia. E tutto ciò in controtendenza, sfidando crisi e pessimismi. Si è trattato di una grande scommessa sul futuro di Caltanissetta, sul suo rilancio e sulla sua crescita econimica, culturale e turistica». DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE