CALTANISSETTA. La tanto declamata rivoluzione del personale comunale non è stata avviata e nemmeno la stabilizzazione del personale precario. Sono rimasti proclami di inizio legislatura. Di contro c’è una amministrazione comunale sotto assedio. Prima l’operazione della magistratura «Perla nera», poi l’audizione antimafia del sindaco sulla presunta inefficienza di taluni servizi e adesso anche in rivolta il personale uscierile «scartato» quando c’è di assegnare lavoro straordinario. Una amministrazione in definitiva ingessata che presta il fianco all’opposizione che continua a chiedere l’azzeramento della giunta e la ripresa dell’attività di governo della città quasi estinta. Azzeramento richiesto in primis dai tre consiglieri dell’opposizione, Maira, Bruzzaniti e Bellavia, a cui in seguito si sono aggiunte anche le richiesta di altri da otto consiglieri, nel vano tentativo di arrivare al quorum richiesto per avviare la mozione di sfiducia. La rimodulazione, ma non azzeramento della giunta è già di per se nell’aria per via delle preannunciate dimissione dell’assessore alla Solidarietà Sociale Piero Cavaleri che ha fatto sapere di volere lasciare l’esecutivo nei prossimi giorni. Dimissione che per il primo cittadino potrebbero rappresentare l’occasione propizia per avviare un processo di verifica della maggioranza e del programma elettorale presentato a suo tempo dal sindaco e rimasto per la quasi totalità lettera morta. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE