GELA. Attacchi sui social con messaggi che invocano alla violenza nei confronti del sindaco, definito tiranno. È questa l' altra faccia della città, più incline ad apostrofare la Giunta comunale che a condannare gli episodi incresciosi che si sono verificati sabato pomeriggio. Cumuli di rifiuti abbandonati nelle due carreggiate di viale Indipendenza e in via Rio de Janeiro, nel cuore del Bronx della città, e un incendio alla tensostruttura di Macchitella, utilizzata negli scorsi giorni dai bambini del grest del Movimento Giovanile Macchitella (Mgm). «Che la rivolta abbia inizio, deponiamo il tiranno», scrive un navigatore di internet commentando una foto dei rifiuti abbandonati in viale Indipendenza postata sui social. «Viva la rivoluzione», replica un altro cittadino. C' è chi interroga i navigatori, invitando alla riflessione sui tre episodi: «Protesta o atto vandalico?» scrive, trascinandosi dietro centinaia di commenti. Il sindaco Domenico Messinese, impegnato in prima linea a fronteggiare i tre episodi insieme al suo vice, Simone Siciliano, e all'assessore Fabrizio Morello, non ha dubbi. «È un attacco diretto - accusa il primo cittadino -. Sono un amministratore e non un investigatore". DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI CALTANISSETTA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE