GELA. Il sindaco di Gela, Domenico Messinese, espulso dal M5s per non essersi ridotto lo stipendio, ha dato vita a un movimento che ha chiamato «Sviluppo democratico-Progetto Comune». Vi aderiscono tutti gli assessori della sua giunta, tranne due, qualche simpatizzante e gli ex grillini, una ventina di persone, che lo avevano sostenuto, seguendone le sorti, dopo l'espulsione avvenuta ad appena sei mesi dalla sua elezione del giugno 2015.
Il nuovo soggetto politico è stato presentato oggi con una cerimonia nella ex chiesetta di San Biagio. «Questo nuovo movimento non è di destra, nè di sinistra e nemmeno di centro, è un raggruppamento che ha il popolo e le sue necessità come unico riferimento».
La sede di Sviluppo democratico è di fronte al municipio, negli stessi locali occupati dal secondo Meetup gelese che era nato (e poi chiuso) per sostenere Messinese nel conflitto interno al M5s. La cerimonia di oggi è stata turbata da una piccola contestazione a distanza: per poter effettuare la presentazione, il sindaco e la giunta hanno dovuto «sfrattare» la mostra di manufatti artigianali «Natale Creativè», che le donne dell'omonima associazione erano state autorizzate a mantenere fino alla serata di oggi. «Siamo deluse e amareggiate - hanno detto smontando anticipatamente le bancarelle - con tanti locali comunali, proprio questo dovevano scegliere?».
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