GELA. Mentre anche Pd e M5s annunciano la loro adesione alla mozione di sfiducia al sindaco di Gela, Domenico Messinese, portando da 12 a 20 (su un plenum di 30) i consiglieri che ne chiedono le dimissioni, lo stesso primo cittadino completa la propria giunta nominando i restanti tre assessori, dopo l'azzeramento operato il 28 novembre scorso.
Messinese, ex M5S, che cercava alleati per una maggioranza politica, ha dovuto ripiegare su un'altra "giunta del sindaco" chiamando oggi a far parte della sua amministrazione un imprenditore, Maurizio Melfa, già candidato a sindaco per una lista civica alle ultime elezioni comunali; una donna, Valeria Caci, impegnata alla guida di una associazione di volontariato, e un professionista, Valentino Granvillano.
Nessun partito, ufficialmente, sostiene questo esecutivo, eppure il sindaco l'ha definito con fierezza una "vera giunta politica nel senso più nobile del termine perché rivolta a risolvere i problemi della polis, senza guardare a ideologie, schieramenti e contrapposizioni".
E a chi, in conferenza stampa, gli ha fatto notare che "questa amministrazione durerà poche settimane, fino al voto di sfiducia ormai prossimo e scontato", Messinese ha risposto dicendo: "Avrò la coscienza a posto perché ho fatto il mio dovere e rispettato fino all'ultimo il mandato degli elettori che mi hanno votato".
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