Mettere in sicurezza la discarica dismessa di contrada Stretto, in territorio di Caltanissetta. Questo è stato il tema al centro dell’incontro che si è tenuto ieri mattina a Catania, nel Palazzo della Regione, voluto dal presidente Nello Musumeci e al quale hanno preso parte il dirigente generale del dipartimento regionale Rifiuti Salvo Cocina, il consulente Pino Pollicino, il sindaco di Caltanissetta Giovanni Ruvolo, accompagnato dal capo ufficio tecnico Giuseppe Tomasella e il commissario liquidatore dell’Ato Ambiente Elisa Ingala. Chiusa dal 2002, la discarica è stata al centro di tormentate vicende, culminate nel marzo del 2015 con un provvedimento di sequestro da parte della magistratura per una presunta attività di inquinamento. Nel corso dell’incontro, il sindaco ha evidenziato che il Comune ha sempre voluto la chiusura definitiva della discarica e adesso dispone di un apposito progetto di messa in sicurezza di circa 27 milioni di euro con la possibilità di intervento per uno stralcio di 11 milioni, a valere sui fondi del Patto per il Sud. Il presidente della Regione ha preso atto della disponibilità dell’ente locale ed ha subordinato ogni intervento a un confronto con la Procura nissena, per definire un percorso condiviso e di immediata esecuzione. Confronto che potrebbe aver luogo già nei prossimi giorni. «Dobbiamo mettere la parola fine a questa annosa questione - ha detto Musumeci - ed evitare ogni pregiudizio per l’ambiente. La Regione è pronta a fare la propria parte, anche mettendo a disposizione le proprie competenze tecniche». «L'amministrazione sta lavorando con determinazione agli obiettivi posti dalla Regione - spiega il sindaco, Giovanni Ruvolo - avendo superato il 35% di raccolta differenziata. Abbiamo condiviso con il presidente Musumeci l’esigenza di un piano infrastrutturale per dotare il nostro ambito degli impianti necessari per incrementare e implementare in modo duraturo questi risultati».