«E non se ne vogliono andare» era il titolo di un celeberrimo film degli anni ’80. Così dovrebbe essere anche per i consiglieri comunali che non hanno firmato la mozione di sfiducia. In realtà pare le cose siano cambiate negli ultimi tempi, tra fughe in avanti, tentennamenti e qualche sì biascicato tra i denti. Anche coloro i quali non anno firmato la mozione di sfiducia al sindaco, pare che, se arriverà in aula la voteranno. Oramai ulteriori firme non ne servono più. Ne basterebbero già 12 ed invece sono 14 quelle apposte sul documento dunque in sovrannumero per poter presentare la richiesta di consiglio alla presidenza ed avviare l’iter per l’incardinamento.