Approvata dal Governo Musumeci, nel corso dell’ultima seduta della giunta regionale, la proroga di 36 mesi dell’Accordo di programma per l’attuazione del Progetto di riconversione e riqualificazione per l’area di crisi industriale complessa di Gela. «Tenuto conto che la situazione di crisi nell’area permane, anche in seguito alle conseguenze dell’emergenza sanitaria - dice l’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano - era indispensabile per il ministero dello Sviluppo economico e la Regione tornare a sostenere gli investimenti nel territorio gelese, facendo ricorso alla dotazione finanziaria residua, e prorogare di 36 mesi il termine finale dell’Accordo di programma sottoscritto nel 2018. La proroga dell’Accordo - che era stato sottoscritto tra Mise, Anpal, l’allora ministero dell’Ambiente, il ministero delle Infrastrutture, il Libero consorzio comunale di Caltanissetta, il Comune di Gela, Invitalia e la Regione Siciliana - sblocca di fatto le risorse ancora disponibili per l’Area di crisi complessa di Gela: 21,9 milioni di euro, di cui 11,9 di fondi del Mise e 10 milioni di cofinanziamento della Regione. L’atto integrativo approvato dal Governo Musumeci consentirà il completamento degli obiettivi di rilancio e di sviluppo industriale dell’Area complessa di Gela, attraverso il sostegno a investimenti produttivi e di tutela ambientale e progetti di innovazione dell’organizzazione, in grado di sostenere l’economia locale e tracciare traiettorie di sviluppo sostenibile. Una novità prevista dalla proroga è la priorità alle iniziative imprenditoriali in grado di determinare un ritorno significativo in termini di reimpiego dei lavoratori interessati dalla crisi. «Vogliamo dare - conclude Turano - un segnale forte di vicinanza a Gela, per questo ci attiveremo subito con il Mise per l’apertura dell’avviso e permettere così alle imprese, siciliane e non, di cogliere l’opportunità e di tornare a investire in questo territorio».