«Il territorio registra la presenza di una mafia strisciante che continua a conservare con prepotente arroganza i suoi spazi di intervento con capacità straordinarie di infiltrazione anche in territori di altre regioni soprattutto in Liguria, Toscana, Piemonte e, recentemente, nel Lazio ed in Lombardia, oltre che all’estero (ad esempio in Germania)». Lo ha affermato, nella sua relazione, Maria Grazia Vagliasindi, presidente della Corte d’Appello di Caltanissetta, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. La procura generale continua ad indagare «sulle drammatiche vicende stragiste che hanno coinvolto nel tempo vari magistrati in servizio presso gli uffici giudiziari del Distretto di Palermo, attività cui deve annettersi importanza assolutamente prioritaria. Sono tuttora numerosi i procedimenti in fase di indagine iscritti, sia nei confronti di noti che nei confronti di ignoti, riferibili alle stragi del 1992 assegnati ai magistrati della Dda facenti parte del cosiddetto gruppo stragi», ha aggiunto. Nei giorni scorsi si è svolta la nuova udienza sulle stragi del 1992 in cui è imputato come mandante Matteo Messina Denaro: la prima udienza dopo la sua cattura alla quale tuttavia non è stato presente