La creazione di un sistema di albergo diffuso capace di valorizzare il territorio gelese, meta strategica del turismo archeologico in Sicilia: è l’obiettivo dell’avviso pubblicato dal Parco archeologico di Gela e rivolto ai proprietari di immobili (case in campagna, in città, in centro, in periferia, nuove o vecchie) e di terreni, ricadenti nella provincia di Caltanissetta. Il bando, il cui slogan è «Cerchiamo case e terreni, vogliamo mettere a reddito il tuo immobile», è una consultazione preliminare di mercato, con finalità esplorativa, volta alla costituzione di una rete di aziende polifunzionali a carattere culturale, agricolo, forestale, industriale e turistico aventi come unico obiettivo la valorizzazione e l’animazione del territorio attraverso la necessaria sinergia tra i principali attori.
«La creazione di reti - afferma l’assessore regionale ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Scarpinato - costituisce un pilastro fondamentale per la valorizzazione dei luoghi. Il Parco archeologico di Gela rappresenta un esempio virtuoso, al quale guardare per la promozione dei territori e lo sviluppo di tutto l’indotto che ruota attorno ad essi». Il termine per manifestare l’adesione al programma sarà di 60 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso. Potranno partecipare anche archeologi, artigiani, commercianti, agricoltori, imprenditori, albergatori, ristoratori, associazioni e operatori dello spettacolo.
Il progetto denominato «Sicilia dei Miti», ideato e realizzato dal direttore del Parco, Luigi Maria Gattuso, è stato insignito del premio nazionale «Ambasciatori Nazionali 2023». Il prestigioso riconoscimento istituito dall’associazione Liber, con il patrocinio del Senato della Repubblica Italiana e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato consegnato il 19 ottobre 2023 a Roma. In quella occasione è stato evidenziato il merito del Parco archeologico di Gela «nell’aver pianificato azioni tese a integrare i beni archeologici e le risorse territoriali sottoutilizzate in un unico disegno di valorizzazione».
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