CALTANISSETTA. D’ora in poi chi ha bisogno di fare la dialisi potrà scegliere di effettuarla anche a casa, evitando disagi negli spostamenti e rimanendo fra le comodità che solo un ambiente familiare come quello domestico può offrire. L’ospedale Sant’Elia, dopo quattro anni di stop, ha riavviato il trattamento dei pazienti con dialisi peritoneale. Attualmente a sfruttare questa opportunità sono solo due pazienti (mentre a Gela dove il servizio è stato avviato già da due anni sono già in sette) ma l’obiettivo dell’azienda è quello di allargare la platea di coloro che ne usufruiscono estendendola a tutti quelli che ne hanno la possibilità. Tutto questo grazie all’equipe guidata dal direttore dell’Unità Operativa Complessa di Nefrologia e Dialisi, Epifanio Di Natale, che, nonostante già da mesi lavori in una situazione di grande emergenza, con carenza di personale medico ed infermieristico, e turni spesso massacranti, sta avviando un percorso teso al miglioramento del servizio e alla soddisfazione dell’utenza. «Tantissimi sono coloro – spiega il primario Epifanio Di Natale – che soffrono di insufficienza renale cronica. Tra i soggetti a rischio vi sono anche i diabetici e ipertesi che vanno valutati attentamente già dai medici di famiglia. Chi ha un’insufficienza renale cronica, per sopravvivere, deve effettuare la dialisi, terapia che si può effettuare in due modi: l’emodialisi (la più conosciuta, extracorporea) e la dialisi peritoneale, intracorporea, che utilizza una membrana semipermeabile che viene inserita con degli interventi che qui al Sant’Elia sono stati eseguiti dal direttore del reparto di Chirurgia Generale Giovanni Ciaccio. Nel secondo caso il paziente può effettuare la dialisi a casa in due modi, o con una macchina, che viene fornita dall’azienda ed effettua la terapia mentre si dorme per otto ore, o in modalità manuale con un’apposita sacca». Un ritorno dunque ad una terapia che se da un lato evita al paziente di passare quattro ore in ospedale, dall’altro consente all’azienda una riduzione dei costi del trenta per cento. «La legge regionale per altro – continua il dottore Di Natale – prevede un contributo economico per tutti coloro che effettuano la dialisi peritoneale a domicilio. Saremo noi comunque, durante la valutazione del paziente, e ascoltando le necessità di quest’ultimo a scegliere un percorso piuttosto che un altro. Tutto ciò nell’ottica di migliorare i servizi di un ospedale di II livello che deve mantenersi all’altezza del compito». Soddisfatto dell’avvio del nuovo servizio anche il direttore medico di presidio Raffaele Elia. «Senz’altro si tratta di una metodica – ha dichiarato Raffaele Elia – che va a vantaggio sia del paziente, che non deve passare quattro ore in ospedale per fare la terapia dialitica, che della struttura ospedaliera perché chiaramente vengono a ridursi i costi. Ciò da soddisfazione all’utenza, ai dipendenti e all’azienda. Sicuramente anche il reparto di dialisi, per il lavoro svolto dal direttore dell’Unità Epifanio Di Natale e dalla sua equipe, si appresta a divenire fiore all’occhiello della sanità nissena».