CALTANISSETTA. Approda nuovamente in Cassazione la disputa per il colore della facciata di Sant’Agata al Collegio una chiesa fra le più belle di Caltanissetta. Il ricorso, già depositato, è stato presentato contro una sentenza del 2009 della Corte d’Appello di Catania, chiamata a sua volta a pronunciarsi dopo un’altra sentenza con rinvio della stessa Suprema Corte. «Speriamo non debbano passare anni prima della fissazione dell’udienza», dichiara l’avvocato Francesco Panepinto, legale della Curia, controparte, in questa vicenda, della Soprintendenza.
Un verdetto di difficile lettura quello della Corte d’Appello di Catania: «Il restauro della chiesa pur non eseguito a regola d’arte - vi era scritto - è risultato incongruo rispetto alle due possibili opzioni costituite dal ritorno allo stato originario, ovvero a quello di ambientamento, la cui esatta coloritura è rimasta in entrambi i casi del tutto sfornita di prova alcuna nella controversia».
La causa si trascina dal 1995. L’oggetto del contendere è il colore della facciata del Collegio, che il parroco dell’epoca, don Antonio Giliberto, voleva bianco, secondo i dettami dello stile geusitico. La Soprintendenza invece la tinteggiò di rosso pompeiano, originando così l’aspra e singolare contesa giudiziaria, ancora ben lontana dal potersi considerare chiusa. La sentenza della Cassazione arriverà sicuramente a distanza di oltre vent’anni dall’avvio del contenzioso.
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