Le guardie ambientali del Wwf di Caltanissetta hanno salvato a Niscemi un esemplare femmina di gheppio, grazie alla segnalazione di un automobilista di Gela, che ha notato l'animale in seria difficoltà sul ciglio della strada. Il falco, infatti, riportava un’estesa ferita all’ala destra, forse causata dall’impatto con qualche ostacolo. Dopo il primo intervento dell'automobilista, l'animale è stato preso in carico dagli esperti volontari della Sezione Lipu di Niscemi L’indomani, un volontario del Wwf di Caltanissetta si è incaricato di trasferire il gheppio da Niscemi a Caltanissetta dove è stato consegnato alle guardie ambientali, che gli hanno prestato le prime cure. Quindi, il piccolo falco è stato condotto presso il “Centro recupero fauna selvatica” di Cattolica Eraclea, nell'agrigentino, gestito dall’associazione “Caretta Caretta”, dove verrà sottoposto agli interventi e cure veterinarie del caso. Come tutti i rapaci, il gheppio è una specie super-protetta e ne è vietata la cattura. “Non è il primo caso di animali selvatici in difficoltà che la nostra associazione deve affrontare – dichiara Ennio Bonfanti, presidente del WWF Sicilia Centrale e coordinatore provinciale delle Guardie ambientali -: nelle scorse settimane, infatti, siamo riusciti a salvare una poiana ed un occhione. Ma non sempre le storie sono a lieto fine: molte volte ci giungono segnalazioni di animali selvatici con fratture o ferite gravi causate da armi da fuoco, spesso oggetto di un vero e proprio “tiro al bersaglio” da parte di cacciatori di frodo. Il Wwf e le sue guardie continuano ad essere un sicuro punto di riferimento per i cittadini ed un presidio per il territorio nella lotta al fenomeno del bracconaggio - denuncia Bonfanti - ma il nostro lavoro si basa unicamente sul volontariato e oramai le risorse sono insufficienti. Quasi quotidianamente i nostri volontari devono fare sforzi notevoli per rispondere alle numerose richieste di intervento nei campi più disparati della tutela dell’ambiente e degli animali, spesso costretti a supplire alle lacune degli enti ed autorità pubbliche che hanno competenze in materia”.