È morto in Perù, all’età di 85 anni, padre Giovanni Salerno, fondatore dei Missionari servi dei poveri del Terzo mondo. A darne notizia è la Chiesa peruviana. Padre Giovanni, nato in Sicilia, a Gela, ha vissuto negli ultimi 50 anni nel Paese sudamericano, dove si è distinto per le opere caritatevoli a favore dei più poveri nelle regioni più fragili, fondando missioni e istituti.
Nell’ottobre 2021, il religioso era stato decorato come Cavaliere ufficiale dall’ambasciatore italiano in Perù, Giancarlo Maria Curcio, riconoscimento concesso dal Presidente Mattarella, per l’encomiabile attività. Arrivato in Perù dopo essere stato ordinato sacerdote, muove i suoi primi passi a Antabamba, nella regione di Apurimac, dove fonda il dispensario medico «Madre Rosa Gattorno». Ad Apurímac lavorerà come sacerdote e medico missionario per più di 15 anni. E nel 1982, a Cuzco, getta le basi di quello che diventerà il movimento dei Missionari Servi dei poveri del Terzo mondo. Nel 1986 è lo stesso Papa Giovanni Paolo II ad incoraggiare Padre Giovanni nella sua opera. Nel corso degli anni Padre Giovanni è stato promotore di numerose opere e quando nel 2011 festeggia i 50 anni di sacerdozio, il movimento missionario da lui fondato si è trasformato in una realtà consolidata. Questo conta infatti di 15 sacerdoti; 2 diaconi; 11 seminaristi anziani; 17 seminaristi minori; la Casa Madre dei Sacerdoti ad Andahuyalillas; un centinaio di sorelle in diversi gradi di formazione che vivono nella Casa Madre di Cuzco o nelle fondazioni di Lima, Cusibamba, Punacancha e Urubamba. Si aggiungono la comunità contemplativa di Querowasi, con due sacerdoti e due fratelli; la comunità delle coppie missionarie con 12 famiglie che vivono a «Villa Nazaret»; il Centro di Accoglienza Zingari di Budapest; il Seminario di Ajofrín (Toledo); il Centro Missionario di Sordio in provincia di Lodi (Italia).
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