Vince complicandosi la vita il Gela contro una Pro Favara che ha provato a mettere i bastoni tra le ruote alla formazione di casa che sul tre a zero pensava di aver chiuso la partita. Alla fine i tre punti sono arrivati comunque per la squadra del tecnico Totò Brucculeri al termine di un secondo tempo di sofferenza e nervosismo. Gela che mantiene il terzo posto ma che dovrà riflettere se vuole agguantare la vetta della classifica. La partita si è aperta con entrambe le squadre sotto la curva per depositare due mazzi di fiori in memoria di Giuseppe ed Emanuele Alabiso, quest’ultimo tifosissimo del Gela tragicamente scomparso insieme al padre in un incidente aereo accaduto martedì scorso. Cori commossi per Nele «svizzero» Alabiso durante tutta la partita preceduta anche da un minuto di silenzio e la squadra di casa che ha giocato con il lutto al braccio.
Dopo una ventina di minuti di studio in cui non succede praticamente nulla complice una Pro Favara che si chiude a riccio e con il Gela che fatica a trovare spazi, al 23’ la formazione di casa blocca il risultato. Campanaro mette dentro dalla destra un cross perfetto per la testa di Nassi con quest’ultimo che la mette dentro anticipando un difensore. Un gran gol quello messo a segno dal bomber biancazzurro che sblocca la partita. Poco dopo ci prova Priolo ad impensierire Pandolfo ma la sua conclusione su punizione è facile preda dell’estremo difensore gelese. Al 40’ arriva il raddoppio della squadra di casa grazie alla zampata vincente di Campanaro che raccoglie in mischia la punizione di Bonaffini. Primo tempo che si conclude così con il Gela avanti di due gol e l’impressione che la gara sia chiusa.
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