GELA. A distanza di quasi un mese dalla fine della stagione in serie D del Gela e dal comunicato della famiglia Tuccio di voler passare la mano lasciando il sessanta per cento della società, nella città del Golfo l’unica voce di dissenso nel silenzio «assordante» che regna tra la popolazione è arrivato ovviamente dai sostenitori biancazzurri. In settimana, infatti, ha fatto notizia lo striscione appeso sui muri del Palazzo di Città. Parole chiare, di critica, rabbia, di chi, insomma, non vuole perdere nemmeno l’unica cosa positiva in una comunità alle prese con problemi sempre più gravi. «Né lavoro, né ambizione, lasciateci almeno il pallone», questo il messaggio lasciato dai tifosi. Inchiostro blu su un telo bianco.