“Sono stati otto giorni difficili ed intensi, soprattutto dal punto divista psicologico e fisico”. Sono state le prime parole pronunciate da un medico di Gela, Giuseppe Alabiso, che in otto giorni ha attraversato in solitaria, con il suo ultraleggero di ultima generazione, uno Storm 300, mezza Europa nel momento in cui, ieri sera, ha toccato terra a Gela. Nove mila chilometri di volo, da Gela aCapo Nord. Una traversata in cui non sono mancate le difficoltà, fra atterraggi d’emergenza, ali spezzate e avarie al motore. “In Lettonia>sono stato inghiottito da una bufera”, ha detto il professionista gelese subito dopo l’atterraggio.. “In Finlandia i carrelli delvelivolo non si sono aperti, mentre nel cuore delle montagne della Repubblica Ceca ho avuto un’avaria al motore. Ripetevo però sempre ame stesso: devo farcela. Essere entrato a far parte di un record mondiale è una sensazione unica. Sicuramente un’esperienza che rifarei”. Ben quattordici le tappe (utili soprattutto ai fini delrifornimento) in altrettanti aeroporti di 10 stati europei.“Finalmente ho realizzato un sogno”, ha affermato il professionista gelese. “Questo viaggio rappresenta per me la mia vita, il mio viaggio verso la Luce. Non a caso ho scelto di effettuarlo da Sud a Nord, verso i luoghi dove la luce è perenne. Voglio rappresentare - haconcluso il medico gelese - il mio viaggio dal buio del passato verso la nuova luce che oggi vive fuori e dentro di me“ (servizio a cura di Donata Calabrese).
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